“Dottore, e’ meglio sterilizzare la mia cagnolina o devo farle fare i cuccioli?” – “e il mio gattino di 7 mesi, come faccio ad impedirgli di scappare per correre dietro le gattine, ogni volta torna a casa ferito.”
Molte volte questo argomento è stato oggetto di discussione nell’area cani, nell’ambulatorio del veterinario o più spesso rimane una domanda inespressa. Innanzitutto vediamo cosa intendiamo con il termine “sterilizzazione chirurgica”: questa metodica prevede l’asportazione chirurgica in anestesia generale degli organi destinati alla riproduzione. Dopo tale procedura il nostro amico cane o gatto, maschio o femmina che sia, non sarà più in grado di riprodursi. Per quanto riguarda i soggetti di sesso femminile, la sterilizzazione è ampiamente consigliata, in quanto riduce la possibilità di comparsa di problematiche legate all’apparato riproduttore tipo cisti ovariche o cisti endometriali che possono infettarsi e determinare una endometrite settica più nota col termine di piometra. Inoltre, la sterilizzazione entro il primo anno di età riduce in modo notevole la comparsa di tumori mammari e patologie legate a questi organi. La sterilizzazione chirurgica nei soggetti di sesso maschile, di solito, viene effettuata in casi particolari: innanzitutto riduce notevolmente l’aggressività fisiologica legata alla produzione di testosterone; lo stesso ormone è anche causa, in periodo senile, di problemi prostatici, che in questo modo vengono prevenuti. In entrambe le specie la sterilizzazione non comporta un trauma psicologico per l’animale, al contrario di ciò che avviene nell’uomo. La sterilizzazione, inoltre, previene la trasmissione per via sessuale di malattie infettive ed evita in modo drastico il problema del randagismo.
Dott. Frida Thèdy
Clinica Veterinaria Adler