Quando guardi un Chihuahua, in realtà stai ammirando un lupo domestico: boom di diversità nei cani già 10.000 anni fa
Per anni abbiamo creduto che la straordinaria varietà di razze canine — dal minuscolo Chihuahua al massiccio San Bernardo — fosse frutto quasi esclusivo di programmi di allevamento iniziati nel XIX secolo.
Per anni abbiamo creduto che la straordinaria varietà di razze canine — dal minuscolo Chihuahua al massiccio San Bernardo — fosse frutto quasi esclusivo di programmi di allevamento iniziati nel XIX secolo. Nuove scoperte scientifiche mettono in discussione questa idea.
Uno studio internazionale pubblicato su Science, basato sull’analisi 3D di 643 crani di canidi — cani e lupi, moderni e antichi, risalenti a fino a 50.000 anni fa — mostra che la diversificazione della forma e della taglia dei cani è iniziata molto prima di quanto si pensasse.
Cosa ha scoperto lo studio
- I primi crani chiaramente “da cane” risalgono a circa 11.000 anni fa, a partire da reperti del sito mesolitico di Veretye in Russia.
- Già in quell’epoca, i cani mostravano una notevole variabilità di forma e dimensione: metà della diversità cranica che oggi osserviamo nelle razze canine era già presente allora.
- I crani dei canidi del Pleistocene (periodo dell’era glaciale) erano per lo più simili a quelli dei lupi, suggerendo che all’epoca fossero ancora “lupi selvatici”.
- Le caratteristiche tipiche dei cani moderni — muso corto, cranio più tozzo e compatto, variazioni estreme di dimensioni — comparvero molto più tardi, come risultato di migliaia di anni di evoluzione con l’uomo, selezione naturale e, successivamente, allevamento umano.
Perché è importante: da lupi preistorici a cane domestico
Questa ricerca ribalta la narrazione secondo cui la grande varietà di razze canine sia nata perlopiù con gli allevatori vittoriani. Invece, la diversificazione fisica dei cani cominciò nella preistoria, probabilmente in risposta a:
- diversi ambienti geografici (climi, habitat)
- diversi ruoli utilitaristici: caccia, guardia, pastorizia, protezione, compagnia
- migrazioni e spostamenti umani che portarono con sé i cani — con ciò aumentando la variabilità.
In altri termini: quando accarezzi un Chihuahua (o osservi ogni piccola razza moderna), stai guardando l’esito di migliaia di anni di evoluzione, non solo generazioni di allevamento recente.
Cosa significa per chi ama, alleva o studia i cani — prospettiva veterinaria/educativa
- Molta della diversità genetica e morfologica dei cani ha radici antichissime — non è solo frutto di selezione estetica.
- Comprendere che la variabilità è naturale può aiutare a rivalutare razze “antiche” o “primitive” non come “non selezionate”, ma come espressioni di una lunga co-evoluzione.
- Per chi studia comportamento, salute e genetica: sappiamo che le stesse forze (ambiente, funzione, alimentazione, società umane) che influenzarono la forma fisica potrebbero aver plasmato anche temperamento, resistenze, attitudini.
- Perciò, certe “stranezze” di razze moderne — come muso molto corto, con conseguenze respiratorie, o dimensioni estreme — vanno considerate con maggiore consapevolezza, sapendo che non erano presenti negli antichi cani domestici.
FAQ – Domande Frequenti
D: Quando esattamente i cani si sono separati dai lupi?
R: Non c’è un’unica data certa: alcune evidenze genetiche indicano una divergente tra 11.000 e 16.000 anni fa circa.
D: Significa che tutte le razze moderne esistevano già allora?
R: No — molte razze attuali, con le loro forme “estreme”, sono arrivate molto più tardi. All’epoca i cani mostravano già diversità, ma non gli eccessi morfologici (muso piatto, gigantismo, ecc.) che caratterizzano alcune razze odierne.
D: Lo studio riguarda solo l’aspetto fisico (cranio)? Che dire di comportamento o genetica?
R: Questo studio ha analizzato la forma del cranio — un indicatore fisico importante. Tuttavia, molte ricerche precedenti (genetica, archeologica) suggeriscono che la domesticazione abbia coinvolto anche cambiamenti genetici e comportamentali già da migliaia di anni fa.
D: Cosa significa per chi possiede un Chihuahua o un cane “piccolo”?
R: Che anche razze minuscole come il Chihuahua affondano le radici in una lunga storia di domesticazione: spesso, le differenze fisiche tra razze piccole e grandi sono meno “artificiali” di quanto si pensasse — fanno parte di una variabilità naturale antica.
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