Perché i chihuahua ringhiano e abbaiano alle persone?

E’ bene fare una premessa, che mi auguro aiuterà i lettori a comprendere che quando un cane manifesta un problema del comportamento, non è possibile risolverlo agendo sul “sintomo”, ossia il comportamento stesso, ma è necessario comprenderne la causa che lo scatena.
A differenza della maggior parte delle razze selezionate allo scopo di ottenere cani specializzati in un determinato lavoro, il chihuahua appartiene al gruppo dei cani da compagnia e come tale, anche se spesso ha la possibilità di trascorrere molto tempo con il proprietario, in quanto essendo un cane di piccola taglia tende a portarlo più spesso con se; non significa che abbia la possibilità di interagire e condividere attività realmente piacevoli, con il proprietario.

Come tutti i cani da compagnia, il chihuahua conserva anche in età adulta un comportamento infantile, come la richiesta di attenzioni, la propensione al gioco e lo scarso istinto predatorio.

Di indole dolce ed affettuosa con il proprietario, in virtù della sua piccola taglia, gli viene spesso concesso, con sua grande soddisfazione, di trascorrere del tempo fra le sue braccia, facendosi trasportare ovunque senza dar segni di insofferenza.

Tutto ciò, unito ad un aspetto da “eterno cucciolone” (occhi grandi in posizione spesso frontale, testa tondeggiante e di grande proporzione rispetto al corpo, denti piccoli e muso corto), porta il proprietario a dimenticare che il chihuahua, nonostante la taglia ridotta, è un cane proprio come tutti gli altri e benchè viva in un contesto urbano molto diverso, rispetto all’ambiente in cui si è sviluppato il suo antenato lupo; ha le medesime esigenze etologiche di specie, esigenze che troppo spesso vengono trascurate a vantaggio dei bisogni di socializzazione umani.

Dietro al suo aspetto fragile, si nasconde un carattere forte, determinato e coraggioso che frequentemente conduce a problemi relazionali con gli altri cani, problemi che vista la mole del cane, possono anche concludersi tragicamente, specie se al cane è stata negata la possibilità di apprendere, i rudimenti del “galateo canino”, attraverso una corretta socializzazione con gli altri cani.

Ma veniamo al nocciolo della questione: “perché il nostro beniamino, diviene particolarmente scontrosetto con gli estranei, proprio quando si trova fra le braccia del suo compagno umano?”

I motivi sono posso essere di vario genere:

  • Una socializzazione inadeguata con le persone, nei primi 3 – 4 mesi di vita (periodo sensibile), socializzazione che deve prevedere l’incontro con persone di vario genere, così da permettere al cane, di vivere il genere umano come specie amica.

  • Oppure al contrario, troppi incontri con persone che non avendo una buona lettura del cane, esagerano con effusioni e carezze, senza rendersi conto che il cane le stà vivendo con disagio.

  • La tendenza a prendere il cane in braccio per proteggerlo dai pericoli – Il cane deve avere la possibilità di sperimentare il mondo, sotto lo sguardo attento del proprietario che avrà cura di tutelarlo, senza per questo impedirgli di sperimentare ambienti diversi, oggetti di vario genere, persone e altri cani. Se il proprietario non offre al cane questa possibilità e lo prende in braccio ogni volta che mostra timore o disagio, andrà a confermare i timori del cane, rinforzandone il comportamento inappropriato.
  • Proprietario poco accreditato agli occhi del cane – L’apparente fragilità del chihuahua, unita alla taglia “mini” e agli occhioni dolci, molto spesso portano il proprietario a vivere il cane come una sorta di ibrido cane/bambino e ad interpretarne il comportamento in chiave umana. Così facendo non solo, non gli si rende un servizio, ma addirittura lo si danneggia, in quanto gli viene negata la sua vera natura e non vengono riconosciuti i reali bisogni di specie. In compenso la tendenza a viziarlo è elevata e il cane, da eccellente osservatore quale è, tenderà a comportasi in modo sempre più capriccioso, abbaiando, ringhiando sino ad arrivare a mordere. E’ quindi di fondamentale importanza che al cane, sin da cucciolo, vengano impartiti i primi dettami dell’educazione, al fine di favorire una crescita comportamentale equilibrata e prevenire eventuali comportamenti indesiderati.

Carla Barbetta
Centro Cinofilo Canta Alla Luna