La terapia del dolore nel cane

E’ scientificamente dimostrato che tutti gli animali possono provare dolore, sia mammiferi che uccelli.
Non esiste differenza nella percezione dello stimolo dolorifico legata all’età o al sesso (non è vera la convinzione che un cucciolo provi meno dolore di un adulto!), bensì le uniche differenze sono dovute alle diverse reazioni che i soggetti possono avere nei confronti dello stesso stimolo doloroso. La terapia del dolore ha assunto molta importanza negli ultimi anni sia in campo umano che veterinario, non solo per motivi etici, ma anche per motivi medici. Infatti si è visto con numerosi studi che il trattamento del dolore aumenta la percentuale di successo in campo sia medico che chirurgico migliorando le possibilità di guarigione da malattie e diminuendo la mortalità ad esse collegate. Poiché il dolore è “ciò che il paziente – non chi lo osserva – percepisce come tale”, l’aspetto più complesso dell’analgesia è proprio la valutazione del tipo e dell’intensità del dolore. Pertanto, la scelta della terapia rimane alla capacità del Medico Veterinario di interpretare in maniera adeguata i segnali che mandano i pazienti. Per impostare un’adeguata terapia è necessario conoscere i diversi tipi di dolore. Possiamo distinguere a seconda dei tessuti danneggiati o coinvolti in un intervento chirurgico:

  • il dolore somatico: quello legato a danni a livello cutaneo e muscolo-scheletrico (per esempio ustioni e fratture);
  • il dolore viscerale: poco localizzato, legato alla stimolazione di recettori in una cavità corporea (per esempio dolore addominale, coliche)
  • il dolore neuropatico: associato a danni del sistema nervoso.

Per ognuno di essi sono necessari trattamenti diversi e medicinali diversi, a volte anche in associazione fra loro; questo approccio è detto “multimodale”. Naturalmente, per qualunque tipologia di dolore è necessario intervenire il più presto e velocemente possibile, anche effettuando una terapia preventiva. Per esempio, in caso di un intervento di sterilizzazione o castrazione è indicato iniziare la somministrazione di analgesici prima dell’intervento stesso. In questo modo si diminuisce la stimolazione dei recettori del dolore e si ottiene una riduzione della risposta dolorifica dell’organismo. I farmaci analgesici che abbiamo a disposizione sono molti, ma i più utilizzati sono:

  • FANS (Farmaci Non Steroidei): acido acetil-salicilico, carprofene, meloxicam, ecc.
  • OPPIOIDI: morfina, buprenorfina, fentanyl, butorfanolo, ecc.
  • FARMACI STEROIDEI: cortisonici.

L’analgesia preventiva più efficace rimane, comunque, l’anestesia loco-regionale che desensibilizza direttamente l’area interessata da un’eventuale chirurgia. Infatti, in caso di un intervento su un arto posteriore, è possibile effettuare un’anestesia peridurale o spinale bloccando la trasmissione dell’impulso doloroso dalla periferia al cervello. Con questi strumenti, Medici Veterinari e proprietari hanno la possibilità di raggiungere un unico obiettivo: alleviare le sofferenze dei nostri animali domestici per una vita serena.

Dott. Michela Baravalle
Clinica Veterinaria Adler