Il dolore è un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole collegata ad un danno dell’organismo.
Questo meccanismo è messo in atto dall’organismo stesso per proteggersi, in questo modo evita di esporsi ad ulteriori rischi che potrebbero peggiorare la situazione. Per esempio, se tocchiamo inavvertitamente un oggetto molto caldo, istintivamente sottraiamo la mano perché abbiamo provato dolore e nei giorni seguenti il dolore ci aiuterà a tener ferma la mano per permetterle di guarire meglio e più velocemente. Come tutti saprete, anche i nostri amici a quattro zampe possono provare dolore. Cani e gatti non comunicano in maniera chiara il loro disagio e l’eventuale dolore che provano perché nella vita “non domestica” significherebbe essere più facilmente vittima di predatori (per esempio non riuscendo a fuggire), oppure essere emarginati dal gruppo stesso in cui vivono.
Allora come possiamo accorgerci di una situazione di dolore? Come possiamo capire se il nostro cane o gatto non è in piena forma?
Conoscendo bene il nostro animale, sicuramente sarà più facile notare anche piccoli cambiamenti del comportamento, come per esempio:
- ridotta assunzione di cibo ed acqua (se immaginiamo di essere a letto con l’influenza sappiamo che probabilmente non avremo molto appetito!!);
- aggressività non motivata (se il nostro gatto ha una zampa fratturata, o se ha una cistite per la presenza di un calcolo, sarà ben difficile accarezzarlo come facciamo di solito);
- riduzione del movimento (l’animale che non sta bene tende a nascondersi e ad uscire il meno possibile);
- depressione (un animale che sta male è triste!);
- alterazioni della defecazione e dell’urinazione (un animale che ha dolore a livello addominale non riesce nemmeno ad espletare le sue normali funzioni biologiche!);
- alterazioni del rapporto con il proprietario e con altri animali.
Anche se inizialmente il dolore ha una funzione protettiva, dopo un po’ lo stesso diventa una patologia da curare perché prolunga i tempi di guarigione. Un animale che non si muove, non mangia e non beve per il male andrà incontro ad atrofia muscolare, consumerà le proprie risorse energetiche senza rimpiazzarle con l’alimentazione e probabilmente peggiorerà sempre più. Facendo attenzione a tutti questi segnali, un proprietario può capire se c’è qualcosa che non va nel proprio cane o gatto ed avvisare prontamente il Medico Veterinario di fiducia. Questo è molto importante perché, anche se non permette di prevenire le patologie, almeno consente di intervenire il più presto possibile e di evitare inutili e prolungate sofferenze al nostro piccolo amico a quattro zampe!
Dott. Michela Baravalle
Clinica Veterinaria Adler