I denti formano due arcate, una superiore, detta mascellare e una inferiore, detta mandibolare. Nella chiusura, diciamo che è possibile incontrare diversi tipi più o meno tollerati in base allo standard della razza.
Quando gli incisivi superiori sormontano esternamente gli inferiori si parla di chiusura a forbice, viceversa, se gli inferiori superano quelli superiori, si è in presenza di prognatismo, quando le due arcate combaciano perfettamente sì parla di chiusura a tenaglia e quando la mandibola è più corta della mascella superiore siamo in presenza di enognatismo che è sempre un difetto.
bocca normale, chiusura a forbice
bocca con prognatismo
bocca con enognatismo
Il numero dei denti è normalmente uguale in tutte le razze, con alcune eccezioni nel numero dei premolari. Il dente è formato da tre sostanze fondamentali la prima che rappresenta la porzione dura è composta dall’avorio o dentina, dallo smalto e dal cemento, più internamente abbiamo invece parti molli quali la polpa della radice, la gengiva che la ricopre e il periostio.
La parte più esterna del dente, chiamata corona, va incontro a fenomeni di usura, la parte interna e invece la radice, che in alcuni denti è singola, in altri doppia o tripla. Il cane presenta due tipi di dentature, una detta “da latte” e una permanente, propria del cane adulto. Il numero dei denti da latte è 28, mentre nell’adulto sono 42. Attraverso l’analisi del consumo del dente è possibile stimare con una certa approssimazione l’età di un cane.
Naturalmente è necessario tenere conto della vita del singolo individuo, della sua alimentazione e d’eventuali malattie che possono avere indebolito lo smalto del dente. Per esempio un’alimentazione composta di soli cibi umidi e morbidi rovina meno la corona favorendo tuttavia un maggior deposito di tartaro, al contrario gli alimenti secchi consumano notevolmente il dente.
Ricordiamo che il cane ha una dentatura da latte che viene sostituita prima dei sei mesi e che permette di stabilire l’età dell’animale tenendo conto della successiva eruzione, del consumo e della sostituzione con quella definitiva.
Fonte:
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