Quando la violenza spezza un legame: Pamela Genini e la sua Chihuahua Bianca

Quando la violenza spezza un legame: Pamela Genini e la sua Chihuahua Bianca

Pamela Genini, 29 anni, modella e imprenditrice, il 14 ottobre 2025 è stata brutalmente uccisa dal suo ex compagno, Gianluca Soncin, 52 anni, nel suo appartamento nel quartiere Gorla di Milano.

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Pamela Genini, 29 anni, modella e imprenditrice, il 14 ottobre 2025 è stata brutalmente uccisa dal suo ex compagno, Gianluca Soncin, 52 anni, nel suo appartamento nel quartiere Gorla di Milano. L’uomo, che aveva rubato le chiavi di casa, è entrato nell’abitazione e ha aggredito Pamela sul balcone, colpendola con 24 coltellate. Al momento dell’attacco, Pamela era al telefono con un’altra persona, che ha sentito le urla e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Soncin ha tentato di suicidarsi subito dopo l’omicidio, ma è stato arrestato e ora è ricoverato in ospedale con ferite da arma da taglio al collo.

Chi era Pamela Genini

Originaria di Brembilla, in provincia di Bergamo, Pamela si era trasferita con la famiglia a Strozza, un piccolo paese nella Valle Imagna. Sin da giovane, aveva coltivato una passione per la moda e l’imprenditoria. A 19 anni, aveva partecipato al reality show “L’isola di Adamo ed Eva” su Deejay TV, condotto da Vladimir Luxuria. Luxuria ricorda Pamela come una persona solare e affettuosa, descrivendola come “un raggio di sole” sul set.
Successivamente, Pamela ha intrapreso la carriera di modella e ha lanciato un brand di costumi da bagno insieme all’amica influencer Elisa Bartolotti. Era anche coinvolta nel settore immobiliare di lusso a Milano. La sua vita privata e professionale era spesso condivisa sui social, dove appariva elegante e determinata. Accompagnata sempre dalla sua cagnolina Bianca, un chihuahua bianco, Pamela ha vissuto tra Milano, Montecarlo e Dubai. Bianca, che aveva anche un profilo Instagram dedicato, era una presenza costante nelle sue foto, spesso ritratta in cappottini sofisticati in città e località glamour. Dopo la tragedia, Bianca è stata presa in custodia da Francesco, che si sta prendendo cura di lei.

Durante la relazione con Gianluca Soncin, Pamela aveva ricevuto minacce dirette verso la sua chihuahua, la propria vita e quella della sua famiglia. Secondo alcune ricostruzioni, Soncin avrebbe detto: “Se mi lasci ti ammazzo”, creando un clima di paura e controllo. Nonostante le segnalazioni di abuso, Pamela non aveva mai formalizzato una denuncia. Alcuni testimoni affermano che stava cercando di interrompere la relazione quando è avvenuto l’omicidio.

Violenza contro Pamela e il suo Chihuahua

Nella comunità di chi ama i cani, i nostri piccoli compagni non sono “solo animali”: sono famiglia. È anche per questo che la vicenda di Pamela Genini ha profondamente colpito tantissime persone, in particolare chi condivide la vita con un Chihuahua.

Pamela era molto legata al suo Chihuahua Bianca, un cagnolino dolce e affettuoso che per lei rappresentava un rifugio emotivo e una presenza costante nei momenti difficili. Ma la sua storia è segnata da un episodio gravissimo: il suo ex compagno, con comportamenti intimidatori e violenti, l’ha minacciata di uccidere prima il suo cagnolino e poi lei stessa.

Quelle parole non erano soltanto minacce contro un animale indifeso, ma un attacco profondo al cuore di Pamela. Chi ama davvero i propri animali sa quanto queste minacce possano essere devastanti. Non è “solo un cane”: è un legame affettivo fortissimo, spesso fonte di forza nei momenti più bui.

La vicenda di Pamela è un richiamo potente alla realtà: la violenza domestica può colpire non solo le persone, ma anche gli animali che fanno parte della famiglia. Non è raro che partner violenti usino proprio gli animali per controllare, manipolare o terrorizzare la vittima. Parlarne significa rompere il silenzio, proteggere chi non può difendersi e rafforzare la rete di solidarietà tra persone e animali.

Un appello per chi è in pericolo

La tragica morte di Pamela Genini è un monito per tutte le persone che vivono in situazioni di violenza domestica. Se ti riconosci in qualche segnale di abuso, agisci subito:

  • Denuncia alle forze dell’ordine: ogni minaccia, anche quelle rivolte agli animali, è un campanello d’allarme.
  • Rivolgiti a centri antiviolenza: esistono strutture che possono accoglierti insieme al tuo animale o che collaborano con associazioni animaliste.
  • Prepara un piano di uscita: documenti, contatti fidati, valigia pronta.
  • Non restare sola/o con la paura: condividi la situazione con amici, parenti, associazioni.

Ricorda, nessuno è mai troppo solo per chiedere aiuto. Per ulteriori informazioni e supporto, puoi contattare il numero nazionale antiviolenza 1522 o visitare il sito www.1522.eu