Esistono diverse forme di aggressività nel cane, distinte sia per manifestazioni sia per eziologia/cause. Un cane può manifestare un solo tipo di aggressività o più insieme.
Questo comportamento problematico può essere oggi migliorato e controllato in modo efficace se ci si rivolge a personale qualificato. La figura di riferimento è il Comportamentalista, laureato e specializzato in problemi comportamentali del cane. In Italia, grazie ai Master ed ai percorsi post-universitari, è possibile trovare oggi molte figure competenti, purché si faccia una scelta accurata prima di rivolgersi a falsi esperti senza il titolo adeguato.
Descriviamo brevemente i tipi di aggressività:
– Da dominanza o competitiva: cani che si mostrano aggressivi (ringhiano e/o mordono) verso i padroni. Ringhiano se spostati dal divano, se si cerca di sottrargli un osso o un gioco, a volte se sgridati, decidono loro quando giocare e quando smettere, non sopportano di essere sollevati, cercano e pretendono attenzioni, etc. Il cane mostra la tipica postura dominante: coda portata alta, orecchie erette, corpo rigido e ben piantato a terra. Generalmente inizia a manifestarsi dopo il primo o secondo anno di vita del cane, quando quest’ultimo matura da un punto di vista sessuale e sociale.
– Da paura: moltissimi cani sono aggressivi per paura. All’inizio il cane mostra segni evidenti di paura e la sua postura è alquanto tipica: coda tra le zampe, orecchie indietro e atteggiamento spaventato. Col passare delle settimane o dei mesi, però, può imparare ad usare l’attacco come prima risorsa e diventerà difficile, ad occhi insesperti, individuare lo stato emotivo reale del cane. Un buon comportamentalista, nonostante questo, sarà in grado di riconoscere questa forma di aggressività e distinguerla dalle altre.
– Intraspecifica – Intrasessuale: aggressività tra cani dello stesso sesso (più frequente tra maschi). Generalmente si manifesta tra i 18 ed i 24 mesi di età.
– Predatoria: verso prede vere e proprie (gatti, conigli, etc) oppure verso persone o oggetti in movimento (joggers, biciclette, automobili, etc). Talvolta l’aggressività verso i bambini rientra in questa categoria, essendo i bambini erroneamente considerati dal cane come una preda in movimento. Alcune razze hanno un comportamento predatorio molto radicato. Una buona educazione, il controllo del cane e la prevenzione sono imprescindibili, soprattutto quando questa aggressività è indirizzata verso i bambini.
– Protettiva: per proteggere il proprietario e/o altri membri della famiglia
– Possessiva: per proteggere un oggetto da altri cani o da persone che lo avvicinano
– Sul cibo: per proteggere il cibo da altri cani o da persone che lo avvicinano. Alcuni cani mostrano solo ed esclusivamente questo comportamento non adeguato
– Territoriale: per proteggere quello che il cane reputa il proprio territorio. Il cane può percepire territorio di sua proprietà non solo la casa, ma anche il pianerottolo, l’ascensore, l’atrio del palazzo ed i giardini dove generalmente viene portato.
Le cause che sottostanno a questi comportamenti sono molte e diverse. Possono essere dovute ad un trauma, ad una scorretta gestione del cane da parte del proprietario, a mancata socializzazione nei primi 3 o 4 mesi di vita del cucciolo, etc. Per quanto riguarda invece l’aspetto rieducativo è imprescindibile rivolgersi ad una persona esperta nell’ambito comportamentale. Ogni forma di aggressività viene trattata in modo distinto, per questo è importante che il comportamentalista effettui una visita e formuli la corretta diagnosi per trattarlo nel modo idoneo. L’aggressività si risolve, se quindi avete un cane che manifesta questo comportamento non disperate: la soluzione è possibile!
dott.ssa Eleonora Mentaschi
Master in Medicina Comportamentale degli Animali d’Affezione
Scuola Cinofila Viridea di Rho (MI)
Per info: [email protected] – www.ilmiocane.net
Ringraziamo la Dott.ssa Eleonora Mentaschi per i suoi articoli e per la disponibilità.