Il nostro chihuahua è finalmente arrivato a casa! Gioia, stupore, ma anche ansia e incertezza si alternano nella nostra mente, mentre mille dubbi ci attanagliano, perché diciamocelo, adottare un cane è una grande responsabilità e non si assolve semplicemente con un po’ di cibo e qualche passeggiata.
Dal momento in cui il cucciolo entra a far parte della nostra vita, avremo il dovere di provvedere al suo benessere fino alla fine dei suoi giorni! Nell’articolo precedente abbiamo visto che il cucciolo, ha bisogno di poter trovare nel proprietario un sostituto della figura di attaccamento primario (la madre) che funga da base sicura. Una volta arrivato a casa, il cucciolo sceglierà una persona di riferimento, dalla quale farà ritorno ogni volta che avrà bisogno di sentirsi rassicurato. Solo così potrà esplorare il mondo e costruirsi delle certezze che saranno alla base del suo equilibrio di futuro adulto.
Essere una buona base sicura è un compito delicato.
La persona di riferimento, dev’essere in grado di favorire le esperienze del cucciolo senza esporlo a rischi, accompagnandolo e sostenendolo nell’esplorazione, senza mai forzarlo. Giorno dopo giorno, il cucciolo si costruirà dei riferimenti fissi che gli daranno sicurezza e lo aiuteranno a divenire autonomo e adulto.
In questa fase delicata, sarà relativamente semplice insegnare al cucciolo a rispondere al richiamo, sfruttando la sua naturale propensione a seguire la figura di attaccamento.
La prima fase del richiamo prevede che:
- Il nome prescelto per il cucciolo sia breve e con sillabe ben distinte, così da essere facile da riconoscere e da memorizzare per il cane.
- Durante il richiamo, il proprietario dovrà usare un tono di voce festoso così da essere associato a uno stato positivo, che non tradisca impazienza o un eccesso di autorità.
- Anche se il cucciolo non dovesse arrivare subito al richiamo, il proprietario dovrà rimanere calmo e accoglierlo calorosamente con un sorriso sulle labbra.
- Una volta che il cucciolo si sarà avvicinato, è importante che il proprietario, dopo averlo lodato, gli permetta di tornare nuovamente ai suoi giochi, in quanto sarebbe deleterio se il piccolo associasse al richiamo la cattura e la fine della libertà.
Come regola generale, ricordate che richiamare il cucciolo che si sta dedicando ad attività interessanti, sarebbe non solo inutile ma deleterio, perché creerebbe i presupposti per un insuccesso. Meglio piuttosto richiamare la sua attenzione facendo qualcosa che lo incuriosisca e una volta ottenuta, richiamarlo allegramente.
Al raggiungimento della pubertà (intorno ai sei mesi per i chihuahua) avverrà il distacco, condizione indispensabile perché il cane diventi adulto oltre che di fondamentale importanza, giacché se non avviene, darà origine a disturbi dell’attaccamento che potranno sfociare in ansie (ansia da separazione) e iperattività. Pertanto volendo riepilogare, se nella prima fase il cucciolo non dovrà essere isolato e anzi è auspicabile che possa dormire nella stessa stanza del proprietario; in questa seconda fase, andrà allontanato gradatamente durante la notte, manifestando il proprio scontento se diventa troppo insistente.
Va da sé che questo non significa affatto che dovrete arrabbiarvi con lui, ne tantomeno sgridarlo, perché creereste dei conflitti che causerebbero scompensi nel cane; ma piuttosto vi limiterete a non esaudire più ogni sua richiesta di coccole e attenzioni, facendo in modo che ogni iniziativa (coccole, attenzioni o gioco etc) parta da voi.
Carla Barbetta
Centro Cinofilo Canta Alla Luna