L’Italia, Paese in cui viviamo è un territorio sismico, quindi dobbiamo essere in grado di sapere come comportarci in caso di terremoto, soprattutto verso i nostri animali domestici, che potrebbero diventare vittime indifese e non essere in grado di salvarsi.
A meno che non andiamo a vivere in Paesi non sismici, se rimaniamo in Italia è bene prepararci ad ogni evenienza, visto che purtroppo ogni volta che c’è un terremoto sembra che capiti per la prima volta. Noi cittadini, ma soprattutto lo Stato non è mai pronto e tutte le volte che succede dobbiamo ripartire dall’inizio. Qualsiasi struttura andrebbe resa anti sismica, di modo che ci siano poche possibilità di un crollo. Quindi cosa fare in caso di terremoto? Non sono i terremoti che uccidono, ma le costruzioni, infatti (anche in auto) è praticamente innocuo. I danni che fa in altre parole dipendono dal tipo di costruzione che trova. E come abbiamo sperimentato ancora una volta in Umbria e nelle Marche, buona parte del patrimonio edilizio (e artistico) italiano non è assolutamente in grado di affrontare un sisma. La protezione civile, spende circa 6000 miliardi l’anno per riparare i danni dei terremoti, ma non facciamo quasi nulla per prevenirli. Eppure basterebbe metà della stessa cifra per rendere il nostro Paese più sicuro. Visto che il terremoto ci coglierà sempre di sorpresa, come dobbiamo comportarci? Dipende. Se i terremoti sono lievi, e si limitano a far oscillare gli stipiti di porte e finestre, la scossa è del 3-4 grado della scala Mercalli. Le possibilità sono due: o si tratta di un terremoto locale di bassa intensità oppure di uno lontano maggiore. In entrambi i casi non c’è pericolo, e la cosa migliore è accendere la TV per avere notizie. E’ consigliabile far controllare eventuali danni alla casa, che potrebbero compromettere la resistenza in caso di nuove scosse. Se però il terremoto si presenta subito in forte intensità, con crollo di intonaci o di pareti, la prima regola in questi casi è non precipitarsi fuori, a meno che non ci si trovi al pianterreno e si possa farlo in pochi secondi e che all’esterno non ci sia una grande area libera. I pericoli maggiori vengono infatti dalla caduta di vetri, cornicioni o solai, mentre le scale sono tra le strutture più fragili di un palazzo. Per la stessa ragione, non bisogna affacciarsi a finestre e balconi. Finchè la terra trema, la cosa migliore da fare è rifugiarsi sotto un’architrave di cemento armato, un muro portante o un robusto tavolo. Ma l’attesa sarà breve. La scossa principale, anche in caso di forte terremoto, dura al massimo qualche decina di secondi. Solo quando è finita si potrà uscire (ma senza mai usare l’ascensore) cercando se possibile di chiudere prima gas e luce. Incendi dovuti a cortocircuiti ed esplosione di gas sono tra le conseguenze più pericolose di un terremoto. Quindi bisogna allontanarsi, e aspettare. Tutto quello che potevamo fare, lo avremmo dovuto fare prima. In caso di terremoto, se avete un cane piccolo come un chihuahua che difficilmente possa badare a se stesso, è importante riuscire a tenerlo con voi durante le scosse, e nei casi più gravi riuscire a fuggire in un luogo all’aperto (adatti sarebbero i parchi o i campi), dove non ci sia la presenza di edifici che possano crollare. È vero che i cani prevedono i terremoti? Lo si dice anche di altri animali, ma non è vero. Indubbiamente gli animali hanno sensi più sviluppati dei nostri e potrebbero quindi avvertire i suoni provocati dalle lievi scosse che precedono il terremoto vero e proprio, o piccole variazioni locali del magnetismo, o ancora annusare piccole quantità di gas (come il radon) liberate dai movimenti delle rocce. Tuttavia, questi comportamenti anomali sono stati segnalati sempre dopo il terremoto.
Fonte: www.ips.it e www.focus.it