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Nascita dei cuccioli: cosa fare?

Fortunatamente tutto è andato per il meglio e adesso la madre riposa nella cassa da parto con l’intera cucciolata, avida del buon tiepido latte materno; mentre il proprietario osserva estasiato il miracolo della vita.

Vediamo ora cosa è importante sapere, per essere certi che tutto proceda bene! Alla nascita il cucciolo è cieco e sordo, eppure attraverso le percezioni sensoriali olfattive è in grado di orientarsi nella cassa parto e strisciare verso la madre, alla ricerca di nutrimento e calore. Le strutture nervose del suo cervello, che gli permetterebbero in seguito di sentire che la vescica o il retto sono pieni (riflesso perineale), non funzionano ancora e quindi nelle prime due settimane di vita, la madre stimolerà con la lingua la zona perineale, ingerendo l’urina e gli escrementi dei cuccioli.

Nella malaugurata ipotesi che la madre non potesse accudire ai propri cuccioli, sarà il proprietario a doverne fare veci preoccupandosi di:

  • Garantire ai cuccioli una temperatura adeguata, poiché la termoregolazione sarà acquisita soltanto in seguito.
  • Stimolare dopo ogni pasto, con un dischetto di cotone inumidito,la regione perineale del cucciolo posta tra l’ano e i genitali, per consentirgli di liberarsi di urine o escrementi. In ogni caso è bene ripetere l’operazione ogni 2-3 ore, in quanto non essendo in grado di eliminare le scorie autonomamente, il cucciolo andrebbe incontro a morte certa. 

Spesso si crede che i cuccioli appena nati, non debbano assolutamente essere toccati. Non c’è niente di più falso! La madre passa molto tempo a stimolare i piccoli leccandoli e spingendoli con il naso, favorendo così l’interconnessione dei neuroni. Dal canto suo il proprietario, può cominciare ad accarezzare delicatamente i cuccioli, ad esempio mentre succhiano il latte materno, senza staccarli dalla madre; solo in seguito potrà iniziare progressivamente a prenderli in mano.

Il periodo neonatale si conclude intorno alle due settimane di vita, con l’apertura degli occhi e l’inizio del periodo di transizione.

E’ questa una fase, tanto breve quanto determinante per lo sviluppo sensoriale del cucciolo, che lo porterà ad acquisire la capacità di percepire il mondo dapprima attraverso la vista e in seguito tramite l’udito. E’ quindi di fondamentale importanza, che il cucciolo sia immerso in un ambiente con stimoli visivi e sonori sufficientemente stimolanti, tenendo conto che la presenza della madre, se cresciuta in mezzo agli esseri umani, avrà su di lui un effetto rassicurante.

Mentre durante le prime settimane di vita il cucciolo dormiva tantissimo, in questo periodo il sonno comincerà a strutturarsi, componendosi in fasi sempre più simili a quelle del cane adulto, che saranno caratterizzate da un alternarsi di periodi di risposo a momenti di attività sempre più consistente.

Pertanto anche sul piano motorio, il cucciolo acquisirà nuove capacità, arrivando a sollevarsi contemporaneamente sulle quattro zampe e iniziando a coordinare i primi passi alla scoperta del mondo.

L’acquisizione dello sviluppo sensoriale è solo uno degli elementi che caratterizzano il periodo di transizione. Grazie a ciò, il cucciolo è in grado di creare un legame di attaccamento (imprinting) con la madre, che viene identificata come unico punto di riferimento o base sicura e costituisce una fonte di rassicurazione. Sarò proprio l’instaurarsi di questo legame che consentirà al cucciolo di strutturare un comportamento esploratorio e di identificarsi con i propri simili.

Al termine di questo periodo, intorno ai 20/25 giorni di vita (in base alla futura taglia del cane), termina il periodo di transizione e ha inizio il periodo di socializzazione, una fase cruciale durante la quale il cane imparerà o meno, a vivere e a relazionarsi con le altre specie.

La prossima settimana parleremo di socializzazione, periodo di fondamentale importanza se consideriamo che gran parte dei problemi fra l’uomo e il cane si decidono proprio in quella fase. Vi aspetto… non mancate!

Carla Barbetta
Centro Cinofilo Canta Alla Luna

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