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Il comportamento dei cuccioli durante lo svezzamento

Nel corso degli articoli precedenti, abbiamo visto che per legge (Decreto Legislativo n. 529 del 30.12.92), non si possono vendere cuccioli di età inferiore ai 60 giorni di vita, perché la separazione precoce dalla madre, provocherebbe nei cuccioli un profondo stress, con ritardo della crescita, alterazioni del sonno e disappetenza, oltre a vere e proprie patologie del comportamento.

Intorno alla 4° settimana di vita, la madre inizia ad impartire le regole gerarchiche che permetteranno al cucciolo di comunicare ed interagire correttamente con i propri simili. Il periodo della socializzazione, coincide con l’età dello svezzamento alimentare.

Fino a quel momento i cuccioli si attaccavano voracemente alle mammelle della madre, dovevano lottare per arrivare per primi alle mammelle più gonfie di latte, ma non esisteva alcuna gerarchia. Ma all’improvviso l’introduzione del cibo solido, lo stesso ingerito dalla madre, porta dei cambiamenti e nelle settimane che seguono lo svezzamento, i cuccioli perdono il diritto di accedere per primi al cibo e la madre, di fronte alla ciotola piena, li respinge violentemente ringhiando sino a che non ha terminato il proprio pasto. Il cucciolo impara rapidamente che l’approccio al cibo è caratterizzato da regole e che gli adulti hanno il diritto di servirsi per primi. E’ quindi corretto lasciare che i cuccioli mangino in compagnia degli adulti, in quanto la mancata acquisizione della gerarchizzazione alimentare, può essere alla base di una patologia del comportamento (Dissocializzazione primaria).

Intorno alle 5 o 6 settimane, spuntano i primi denti da latte. Da quel momento i giochi sfrenati all’interno della cucciolata, si concludono spesso con morsi, la cui pressione non viene in alcun modo controllata dal piccolo. Il pianto del cucciolo aggredito, suscita l’immediata reazione della madre che interviene ringhiando nei confronti del responsabile; in questo modo l’aggressore impara rapidamente ad allentare la presa quando il fratellino piange e a controllare la pressione del morso. L’acquisizione del morso inibito è fondamentale, in quanto in caso di aggressioni fra due cani nell’età adulta, farà si che quello che ha la meglio, allenti la presa sull’avversario che si immobilizza e assume una posizione di sottomissione. Per questo motivo, salvo incidenti gravi dovuti a problemi comportamentali o all’intervento dell’uomo, non vi sono combattimenti mortali fra i cani. Inutile dire che anche in questo caso, la separazione precoce dalla madre, pregiudicherebbe l’acquisizione di questa tappa fondamentale, che è alla base di una patologia comportamentale (Sindrome Iperattività-Ipersensibilità).

L’eruzione dei denti da latte, provocano spesso lacerazioni alle mammelle della madre, che a partire dalla 6/7 settimana di vita, inizierà ad allontanare i cuccioli minacciandoli con ringhi e abbai. Inizia così il distacco dalla madre (legame di attaccamento primario), che consentirà successivamente al cucciolo, di integrarsi nel nuovo nucleo familiare e di ritrovare un nuovo punto di riferimento in un membro della famiglia (legame di attaccamento secondario).

La prossima settimana riprenderemo parlare di socializzazione e dell’inserimento del cucciolo nella nuova famiglia. Non mancate!

Carla Barbetta
Centro Cinofilo Canta Alla Luna

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